Modello CU 2023: scadenze e novità della Certificazione Unica

16 Marzo 2023

L’Agenzia delle entrate ha approvato la Certificazione Unica 2023 che i sostituti d’imposta devono utilizzare per attestare, tra gli altri, i redditi di lavoro dipendente, equiparati e assimilati, i contributi previdenziali e assistenziali e i dati assicurativi INAIL, nonché le ritenute d’acconto operate e le detrazioni effettuate. Il medesimo provvedimento ha approvato le relative istruzioni per la compilazione e le relative specifiche tecniche.

Novità del CU 2023: Certificazione lavoro dipendente, assimilati ed assistenza fiscale

Vediamo, di seguito, quali sono le principali novità rispetto al modello CU dello scorso anno.

Novità sul Regime impositivo di favore per Docenti e Ricercatori rientrati in Italia

Una delle principali novità del modello di quest’anno riguarda i docenti e i ricercatori rientrati in Italia. In proposito, si ricorda che la Legge n. 234/2021 ha previsto che il docente e il ricercatore che siano stati iscritti all’AIRE o che siano cittadini di uno Stato dell’UE e che abbiano già beneficiato del regime di tassazione di favore a causa del trasferimento della residenza fiscale in Italia avvenuto entro il periodo d’imposta in essere al 31 dicembre 2019, hanno facoltà di prolungare il periodo di applicazione del regime impositivo di favore secondo quanto disposto dall’art. 44, c. 3-ter del D.L. n. 78/2010 (8 periodi d’imposta quando l’interessato abbia almeno un figlio minore d’età; 11 periodi d’imposta, nell’ipotesi in cui il soggetto abbia due figli minori d’età a carico; 13 periodi d’imposta nel caso in cui l’interessato abbia almeno 3 figli minori d’età a carico). Per esercitare l’opzione gli interessati devono versare un importo pari al 10 o al 5% dei redditi di lavoro dipendente e di lavoro autonomo prodotti in Italia e assoggettati al regime di tassazione speciale relativi al periodo d’imposta che precede quello d’esercizio dell’opzione (in base al numero dei figli). Le istruzioni sono state modificate per consentire l’esposizione dei redditi esenti di tali soggetti. Le somme che non hanno concorso a formare il reddito (90%) devono essere riportate tra i redditi esenti di cui al punto 463; si deve poi indicare nel punto 462 il nuovo codice 15.

Novità per le Detrazioni per familiari a carico

Un’altra importante novità riguarda le detrazioni per familiari a carico. A seguito dell’entrata in vigore delle disposizioni in materia di assegno unico universale, con effetto dal 1° marzo 2022, hanno cessato di avere efficacia le detrazioni fiscali per figli a carico minori di 21 anni, incluse le maggiorazioni delle detrazioni per figli minori di 3 anni, per figli con disabilità e quelle per ciascun figlio a partire dal primo per i contribuenti con più di 3 figli a carico. Inoltre, dalla stessa data, è stata abrogata la detrazione per famiglie numerose (in presenza di almeno 4 figli). Conseguentemente, nella CU 2023 si rende necessario, ai fini della determinazione delle detrazioni per figli a carico, distinguere i due periodi dell’anno, ante 1° marzo (normativa precedente) e dal 1° marzo 2022 (nuova normativa). Nel prospetto dei familiari a carico sono state previste due nuove colonne, la colonna 9 riservata all’indicazione del numero di mesi per cui spettano le detrazioni per figli a carico nel periodo ante 1° marzo, la colonna 10 riservata all’indicazione del numero di mesi per cui spettano le detrazioni per figli a carico a partire dal 1° marzo e relativo ai soli figli di età pari o superiore a 21 anni.

Novità sul Limite di esenzione dei fringe benefit

Nel 2022 è stato anche innalzato il limite di esenzione dei fringe benefit. L’art. 12 del D.L. n. 115/2022 ha infatti previsto che, solo per il periodo d’imposta 2022, non concorrono alla formazione del reddito imponibile il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente e le somme erogate o rimborsate al medesimo dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, fino a 3.000,00 euro. Ciò che il datore ha riconosciuto a tale titolo deve essere riportato nel punto 474 (Erogazioni in natura). L’indicazione deve essere effettuata a prescindere dall’importo e anche se si tratta della conversione di un premio di risultato. Rimane fermo che se il valore indicato nel punto 474 supera i 3.000 euro deve essere assoggettato a tassazione ordinaria (e quindi confluisce anche nei punti relativi ai redditi, ovvero 1, 2 o 4).

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Buoni benzina fino a 200 euro

Tra le novità occorre considerare che l’articolo 2 del D.L. n. 21/2022 ha previsto, solo per il periodo d’imposta 2022 e solo per i datori di lavoro privati, la possibilità di erogare ai lavoratori dipendenti buoni benzina o titoli analoghi esclusi da imposizione fiscale ai sensi dell’articolo 51, comma 3 del Tuir per un ammontare massimo di 200 euro. Il bonus carburante può essere erogato anche in sostituzione del premio di risultato. Conseguentemente, nel tracciato della CU è stato inserito il nuovo punto 475 (Bonus carburanti) in cui devono essere indicate le somme predette, anche se erogata in sostituzione del premio di risultato. Inoltre, sono stati inseriti i nuovi punti 582 e 602 (di cui Bonus carburante) per indicare la quota del premio di risultato convertita appunto in bonus carburante.

Eventi Eccezionali CU 2023: sospesi i termini degli adempimenti e dei versamenti

Per la compilazione della casella “Eventi eccezionali” è stato introdotto il nuovo codice 2 – Per i soggetti che alla data del 26 novembre 2022 avevano la residenza, la sede legale o la sede operativa nel territorio dei Comuni di Casamicciola Terme e di Lacco Ameno dell’isola di Ischia colpiti dagli eventi eccezionali verificatisi nel territorio dei comuni menzionati, l’articolo 1 del Decreto-legge del 3 dicembre 2022, n. 186, ha sospeso i termini degli adempimenti e dei versamenti tributari scadenti dal 26 novembre 2022 al 30 giugno 2023.

I dati previdenziali dei Giornalisti nel CU 2023

Nella sezione previdenziale, la novità più rilevante riguarda i giornalisti. Infatti, le istruzioni precisano che a seguito del trasferimento dal 1° luglio 2022 della funzione previdenziale svolta dall’INPGI limitatamente alla gestione sostitutiva, i dati dei giornalisti professionisti, pubblicisti e praticanti iscritti all’Albo negli appositi elenchi e registri, titolari di un rapporto di lavoro subordinato di natura giornalistica, vanno riportati nella Sezione 1 –INPS – Lavoratori subordinati per il periodo decorrente dal 1° luglio 2022. Nel caso che allo stesso dipendente debbano essere certificate più situazioni assicurative (variazione nel corso dell’anno di Ente pensionistico di appartenenza) potranno essere compilati distinti prospetti dei dati previdenziali ed assistenziali.

Scadenza consegne del CU 2023

Qual è la scadenza? Il termine per la consegna della Certificazione Unica ai lavoratori e il termine per la trasmissione telematica all’Agenzia delle entrate, è unificato al 16 marzo 2023.

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