Reperibilità

La reperibilità è una forma di disponibilità del lavoratore prevista dal contratto collettivo di lavoro o dal regolamento aziendale. Si tratta di un’obbligazione del lavoratore di rendersi disponibile, anche al di fuori dell’orario di lavoro, per eventuali necessità aziendali.

Come viene riconosciuta la reperibilità?

La reperibilità viene riconosciuta, in genere, con il pagamento di un compenso aggiuntivo rispetto alla normale retribuzione, per il tempo in cui il lavoratore è tenuto a rimanere a disposizione dell’azienda. Il compenso per la reperibilità è spesso indicato nel contratto collettivo di lavoro e può essere diverso da azienda ad azienda.

La reperibilità può essere attivata in vari contesti, ad esempio nei servizi pubblici essenziali come la sanità, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, dove è necessario garantire un servizio continuativo anche al di fuori dell’orario di lavoro. Anche nel settore privato, ad esempio nelle aziende che operano nel campo dell’informatica o della manutenzione, la reperibilità può essere richiesta per garantire un intervento tempestivo in caso di necessità.

Com’è organizzata la reperibilità?

La reperibilità può essere organizzata in diversi modi, ad esempio tramite un sistema di turni rotativi tra i lavoratori o attraverso la nomina di un lavoratore specifico che assume l’incarico di rimanere a disposizione dell’azienda. In ogni caso, il lavoratore deve essere informato preventivamente dei periodi in cui è tenuto alla reperibilità, e deve essere in grado di raggiungere il luogo di lavoro o il luogo di intervento nel più breve tempo possibile.

Diritto al riposo del lavoratore

Per quanto riguarda il diritto al riposo del lavoratore, la legge prevede che il lavoratore in reperibilità non possa essere costretto a lavorare per un periodo continuativo superiore alle otto ore. Inoltre, se il lavoratore viene chiamato a intervenire durante il periodo di reperibilità, il tempo impiegato per l’intervento deve essere considerato come lavoro straordinario e deve essere retribuito come tale.

Si può rifiutare la reperibilità?

È importante sottolineare che, in caso di mancata disponibilità del lavoratore alla reperibilità, l’azienda può adottare sanzioni disciplinari, come ad esempio il richiamo scritto o la sospensione dal lavoro. Inoltre, in caso di gravi e reiterate violazioni degli obblighi di reperibilità, l’azienda può procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro per giusta causa.

In sintesi, la reperibilità è una forma di disponibilità del lavoratore che può essere prevista dal contratto collettivo di lavoro o dal regolamento aziendale. La reperibilità può essere attivata in vari contesti e prevede un compenso aggiuntivo per il lavoratore. È importante che il lavoratore sia informato preventivamente dei periodi di reperibilità e che il rispetto dei diritti del lavoratore sia sempre garantito.