APE Sociale – Anticipo pensionistico

Cos’è l’Anticipo Pensionistico (APE)

I lavoratori iscritti ai fondi di previdenza obbligatoria possono accedere (fino al 31.12.2022) ad un anticipo della pensione a condizioni più vantaggiose e senza dovere sopportare costi legati alla restituzione dell’APE volontaria, sempre se appartenenti a determinate categorie di lavoratori (L. 232/2016; D.P.C.M. 88/2017; INPS, circ. 100/2017 e 34/2018).   Si tratta di:  

  1. disoccupati che hanno cessato il relativo trattamento, lavoratori (anche autonomi) che assistono da almeno 6 mesi coniuge o parente entro il 1° grado, nonché dal 2018, parenti e affini entro il 2° grado, se il coniuge o l’unito civilmente dell’assistito è deceduto, ha più di 70 anni o è affetto da una patologia invalidante, portatori di handicap; invalidi con più del 74%, tutti con almeno 30 anni di anzianità contributiva;  
  2. categorie di lavoratori dipendenti che svolgono una o più delle professioni gravose (D.M. 5.12.2018 – all. alla legge 234/2021), per almeno 7 anni negli ultimi dieci ovvero almeno 6 anni negli ultimi 7, attività lavorative per le quali è richiesto un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento (con almeno 36 anni di contributi, oppure 32 anni per gli addetti edili e i lavoratori del settore di produzione della ceramica).  

Occorre possedere i seguenti requisiti per accedere all’APE:   

  • almeno 63 anni di età;  
  • rientrare in una delle categorie indicate in precedenza; 
  • cessare l’attività lavorativa sia dipendente che autonoma;  
  • avere la residenza in Italia (INPS, circ. 100/2017).  

L’APE sociale è pari alla pensione maturata al momento della domanda entro il massimale di 1.500 euro/mese fino alla maturazione della pensione di vecchiaia. Le fasi della procedura per ottenere l’APE sociale sono le seguenti:  

  1. presentazione all’INPS solo in via telematica (o a mezzo Patronato) della domanda di riconoscimento entro il 31 marzo 2022, oppure entro il 15 luglio 2022, allegando la documentazione prevista, nonché entro il 30 novembre 2022 in caso di risorse residuate;  
  2. l’INPS procede all’istruttoria per verificare requisiti e capienza delle risorse stanziate ed entro il 15 ottobre comunica l’esito;  
  3. in caso positivo l’interessato presenta (con le stesse modalità) la domanda di accesso all’INPS con cui deve confermare i requisiti o attestare che sono maturati, cessando l’attività lavorativa sia subordinata che autonoma. 

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